mercoledì 7 gennaio 2015

UNA SCUOLA LIBERTARIA DOVE RIFUGIARSI DALLA GUERRA



Eva Ibbotson 
Lo specchio delle libellule 
Salani, Milano, 2010
(titolo originale The Dragonfly Pool)
Traduzione di Paolo Antonio Livorati
Romanzo adatto a ragazzi e ragazze a partire dai dieci anni



Recensione di Iara Ciccarelli Dias
Lo specchio delle libellule1 non è un romanzo qualsiasi. È un'opera di fantasia, una storia d'avventura e, insieme, un romanzo di formazione con numerosi cenni storici: ci svela qualcosa della vita dell'autrice e qualcosa della storia dell'Europa durante la Seconda guerra mondiale.
Eva Ibbotson è nata in Austria nel 1925 ed è morta nel Regno Unito il 20 ottobre 2010. Il suo vero nome è Maria Charlotte Michelle Wiesner. A causa delle leggi antisemite, emigra giovanissima in Inghilterra. Qui frequenta per un certo periodo una scuola speciale di cui conserva vivi ricordi. Accade spesso che un luogo significativo nella vita di una persona si conservi intatto nella memoria con un potere evocativo molto forte. È quel che accade a Eva: una volta adulta, la scrittrice recupera il suo luogo magico restituendolo al lettore con candore e limpidezza, facendolo diventare protagonista inanimato ma centrale di una storia. 
 
Un'assemblea a Summerhill
All'inizio del romanzo Eva avverte il lettore che nella sua opera ha inserito un dato reale appartenente alla sua storia personale: la frequenza di una scuola progressista. La scuola libertaria Delterton Hall che compare nel libro è realmente esistita, seppure con un nome diverso: nella realtà si chiamava Dartington Hall School. Era una scuola non repressiva, come la più famosa Summerhill fondata da Alexander Neill. 

Al suo arrivo a Dartington Eva reagisce come la protagonista del romanzo, Tally, di undici anni, l'alter-ego della scrittrice. Stupore e smarrimento.Attraverso le lettere di Tally al padre ricostruiamo il profilo di una scuola che nel 1987 è stata chiusa per uno scandalo mal gestito. David Gribble2, con altri due colleghi, insieme a un gruppo di genitori e allievi, capirono che non si poteva perdere la sostanza del metodo educativo che si seguiva a Dartington e fondarono una nuova scuola, la Sands School, tuttora attiva. Storia e finzione si intrecciano senza soluzione di continuità: Eva condivide con il lettore la sua straordinaria esperienza in una scuola speciale dove le lezioni di biologia cominciavano alle quattro di mattina. Con lo sguardo incantato di Tally scopriamo i principi educativi che tuttora animano le scuole libertarie, conosciamo l'organizzazione interna, le assemblee democratiche, le attività, i corsi, i rapporti speciali tra alunni e insegnanti. Eva e Tally frequentano Dartington/Delterton durante la Seconda guerra mondiale, proprio quando il re d'Inghilterra annuncia alla radio l'entrata in guerra della nazione contro la Germania di Hitler. Dal tetto della terrazza della palestra Eva/Tally vede bruciare Plymouth, a cinquanta chilometri di distanza.

Tally arriva a Delterton senza sapere nulla della scuola che la ospiterà. È convinta che si tratti di un collegio per ricchi, uno di quelli frequentati dai suoi cugini, con tanto di regole impossibili, dormitori, scherzi notturni, divise e inchini al preside. Ma già alla stazione di Londra inizia a capire che il suo destino non sarà quello di frequentare una comune scuola privata per sole ragazze. Delterton ha la fama di essere un nido di ribelli, indisciplinati e promiscui ragazzi che danno del tu agli insegnanti: questi giudizi ricorrono spesso nel romanzo, a testimonianza di come venivano considerate le scuole libertarie. Scuole che ospitavano insieme ragazzi e ragazze e non differenziavano il tipo di istruzione in base al genere di appartenenza. I principi educativi di Delterton/Dartington animano tutte le pagine del romanzo, facendolo diventare qualcosa di palpitante e vivo nelle mani del lettore, che divorerà il libro con uno slancio e una passione simili a quelli di Eva mentre lo scriveva. 
 
Summerhill School
The dragonfly pool è un inno alla libertà dalle costrizioni, dagli obblighi di etichetta, dalla violenza dei sistemi totalitari, dalla furia arbitraria e cieca della guerra che ha colpito l'Europa intera. Delterton è il luogo dove è possibile capire chi si è e cosa si è in grado di fare; il luogo in cui si impara a riconoscere nel diritto alla libertà la condizione unica per vivere in equilibrio con se stessi. 
Mentre si susseguono le lezioni, Tally e i suoi amici ricevono l'invito a partecipare a un festival internazionale di danze popolari in una piccolissima nazione europea, la Bergania. Tally convince il preside a partecipare all'evento: bisogna andare assolutamente a rendere omaggio al re di questo minuscolo paese che con coraggio ha negato alle truppe di Hitler il permesso di attraversare i suoi confini in caso di guerra. In lei c'è una tale determinazione che contagia tutti. Una delegazione di studenti si prepara a partire. Con loro andrà Matteo, l'insegnante di biologia, che nasconde un segreto. Un segreto legato alla giovinezza del re. Matteo è un cittadino berganiano. Durante l'inaugurazione del festival viene ucciso il sovrano del paese, è un attentato alla libertà di un popolo. Il mandante dell'omicidio è la Gestapo. I ragazzi di Delterton, animati dallo straordinario istinto di Tally, aiutano Karil a fuggire: il principe ereditario al trono è in pericolo. Matteo, in nome dello stretto legame d'amicizia che lo univa al re, si assume la tutela del ragazzo e partecipa alla fuga. Non c'è da scherzare con i sicari assoldati dalla Gestapo. 
Il viaggio di ritorno in Inghilterra è pieno di insidie, ma anche di occasioni per dimostrare di che pasta sono fatti i ragazzi di Delderton. Tra loro c'è Kit, un ragazzino pauroso, timido, impacciato, represso, in perenne difficoltà con le non-regole della scuola. Durante il viaggio Kit avrà l'opportunità di aiutare Karil e di riconoscere dentro di sé uno spirito combattivo, coraggioso. Kit è importante nel romanzo, dà voce a quei ragazzi che hanno difficoltà a trovare in sé la forza per gestirsi in autonomia, senza che qualcuno da fuori dica e imponga confini, regole e comportamenti. All'inizio del romanzo Kit confida ai suoi amici qualcosa di molto importante per comprendere che la conquista della libertà non ha a che fare con l'apparente assenza di regole prescrittive: «A me non dà fastidio essere represso. Non mi piace quando mi dicono che posso fare quello che voglio. Io voglio che mi dicano che cosa fare.»3  
Un metodo d'insegnamento, una didattica, un modo di fare scuola non è valido di per sé, si misura sempre con i ragazzi con cui stabiliamo la relazione educativa. A volte, una didattica attiva libera da schemi precostituiti e riconoscibili può disorientare, confondere e agitare. Per alcuni bambini il passaggio dalla motivazione manipolata e coatta alla conquista della motivazione interna è più fluida; per altri il percorso è più complicato, lungo e irto di ostacoli, per sé e per gli adulti di riferimento. Sono aspetti cui tener conto, sempre. Non si può dare per scontato che un certo metodo possa andar bene per chiunque da subito. 
 
Il romanzo è lungo ma scorrevole e avvincente. Non posso rivelare tutti i colpi di scena, priverebbero il lettore del piacere della scoperta. 
Eva Ibbotson condisce il romanzo di simboli e di messaggi che non hanno nulla di retorico e istruttivo. È significativo per esempio l'inserimento del mito di Persefone e Demetra all'interno di una storia che racconta la lotta per l'autodeterminazione di un bambino perseguitato (Karil), di un piccolo paese ingannato (la Bergania) e di molte nazioni imprigionate in un conflitto mondiale. 
Il destino del singolo è legato al destino di tutti: il destino di Persefone ricade sulla Madre che disperata dimentica i suoi doveri e lascia che piante fiori ed erba muioano. I ragazzi di Delterton trovano che il mito sia «un argomento pertinente da affrontare in un momento in cui il mondo sembrava avere per la testa tutt'altro che rinnovarsi».4 
Nel mito c'è tutto: c'è il ciclo di morte e vita della natura. Tally e i suoi compagni lo comprendono e decidono di mettere in scena il rapimento e la rinascita di Persefone.

Recensione pubblicata in CE nella rubrica Letture,  n° 4/2014


1 Eva Ibbotson è stata una scrittrice poliedrica: ha scritto di streghe, fantasmi, creature improbabili, contesse segrete, principi in fuga, zie e istitutrici sorprendenti, viaggi avventurosi. In Italia è edita da Salani Editore.
2 David Gribble è il fondatore della Sands School. Per ulteriori informazioni si può leggere di lui e della scuola al seguente indirizzo: http://www.libera-unidea.org/foto%20mostra%20scuola/pannello%2017%2018%2019%2020%20-%20sands%20school.pdf
3 Lo specchio delle libellule, pagina 61.
4 Ibidem, pagina 92