Eva Ibbotson
Lo specchio delle libellule
Salani, Milano, 2010
(titolo originale The Dragonfly Pool)
Traduzione di Paolo Antonio Livorati
Romanzo adatto a ragazzi e ragazze a partire dai dieci anni
Recensione di Iara Ciccarelli Dias
Lo
specchio delle libellule1
non è un romanzo qualsiasi. È un'opera di fantasia, una storia
d'avventura e, insieme, un romanzo di formazione con numerosi cenni
storici: ci svela qualcosa della vita dell'autrice e qualcosa della
storia dell'Europa durante la Seconda guerra mondiale.
Eva Ibbotson
è nata in Austria nel 1925 ed è morta nel Regno Unito il 20 ottobre
2010. Il suo vero nome è Maria Charlotte Michelle Wiesner. A causa
delle leggi antisemite, emigra giovanissima in Inghilterra. Qui
frequenta per un certo periodo una scuola speciale di cui conserva
vivi ricordi. Accade spesso che un luogo significativo nella vita di
una persona si conservi intatto nella memoria con un potere evocativo
molto forte. È quel che accade a Eva: una volta adulta, la
scrittrice recupera il suo luogo magico restituendolo al lettore con
candore e limpidezza, facendolo diventare protagonista inanimato ma
centrale di una storia. ![]() |
Un'assemblea a Summerhill |


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Summerhill School |
Il viaggio di ritorno in Inghilterra è pieno di insidie, ma anche di occasioni per dimostrare di che pasta sono fatti i ragazzi di Delderton. Tra loro c'è Kit, un ragazzino pauroso, timido, impacciato, represso, in perenne difficoltà con le non-regole della scuola. Durante il viaggio Kit avrà l'opportunità di aiutare Karil e di riconoscere dentro di sé uno spirito combattivo, coraggioso. Kit è importante nel romanzo, dà voce a quei ragazzi che hanno difficoltà a trovare in sé la forza per gestirsi in autonomia, senza che qualcuno da fuori dica e imponga confini, regole e comportamenti. All'inizio del romanzo Kit confida ai suoi amici qualcosa di molto importante per comprendere che la conquista della libertà non ha a che fare con l'apparente assenza di regole prescrittive: «A me non dà fastidio essere represso. Non mi piace quando mi dicono che posso fare quello che voglio. Io voglio che mi dicano che cosa fare.»3
Un metodo d'insegnamento, una didattica, un modo di fare scuola non è valido di per sé, si misura sempre con i ragazzi con cui stabiliamo la relazione educativa. A volte, una didattica attiva libera da schemi precostituiti e riconoscibili può disorientare, confondere e agitare. Per alcuni bambini il passaggio dalla motivazione manipolata e coatta alla conquista della motivazione interna è più fluida; per altri il percorso è più complicato, lungo e irto di ostacoli, per sé e per gli adulti di riferimento. Sono aspetti cui tener conto, sempre. Non si può dare per scontato che un certo metodo possa andar bene per chiunque da subito.

Eva
Ibbotson condisce il romanzo di simboli e di messaggi che non hanno
nulla di retorico e istruttivo. È significativo per esempio
l'inserimento del mito di Persefone e Demetra all'interno di una
storia che racconta la lotta per l'autodeterminazione di un bambino
perseguitato (Karil), di un piccolo paese ingannato (la Bergania) e
di molte nazioni imprigionate in un conflitto mondiale.
Il
destino del singolo è legato al destino di tutti: il destino di
Persefone ricade sulla Madre che disperata dimentica i suoi doveri e
lascia che piante fiori ed erba muioano. I ragazzi di Delterton
trovano che il mito sia «un argomento pertinente da affrontare in un
momento in cui il mondo sembrava avere per la testa tutt'altro che
rinnovarsi».4
Nel mito c'è tutto: c'è il ciclo di morte e vita della natura.
Tally e i suoi compagni lo comprendono e decidono di mettere in scena
il rapimento e la rinascita di Persefone.
Recensione pubblicata in CE nella rubrica Letture, n° 4/2014
1 Eva
Ibbotson è stata una scrittrice poliedrica: ha scritto di streghe,
fantasmi, creature improbabili, contesse segrete, principi in fuga,
zie e istitutrici sorprendenti, viaggi avventurosi. In Italia è
edita da Salani Editore.
2 David
Gribble è il fondatore della Sands School. Per ulteriori
informazioni si può leggere di lui e della scuola al seguente
indirizzo:
http://www.libera-unidea.org/foto%20mostra%20scuola/pannello%2017%2018%2019%2020%20-%20sands%20school.pdf
3 Lo
specchio delle libellule, pagina 61.
4 Ibidem,
pagina 92
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